giovedì 30 luglio 2009

Signor Giudice

C'è una bambina di sette anni nel mio salotto che guarda la televisione. Immaginiamo che si chiami Angela.

Angela aspetta.
Aspetta che la mamma torni dalla caserma dei Carabinieri con la notizia che se ne possono finalmente andare.
Oggi mi ha chiesto almeno dieci volte: "ma stasera possiamo andare via? sicuro al 100%?". Non voglio darle false speranze, è stata delusa già troppe volte; ho dovuto dirle che spero sia possibile, ma non è sicuro.

Angela vuole andare via.
Angela non vuole restare con un papà che la spaventa, che la interroga ogni giorno per sapere dove è stata, cosa ha fatto e chi ha incontrato, che non vuole che lei stia insieme agli altri bambini, che partecipi alle gite scolastiche, al catechismo, alle attività sportive, al centro estivo... Un papà che minaccia di portarsela via, lontano, che insulta la mamma e le augura di morire.

Conosco Angela da quando era piccolissima, una bambina straordinariamente timida, timorosa di tutto, sempre preoccupata di dire o fare qualcosa di sbagliato.
Circa sei mesi fa, Angela ha cominciato a chiedere alla mamma di scappare di casa.
La mamma ha raccolto tutto il suo coraggio, ha avviato le pratiche per ottenere l'affidamento e ha trovato un appartamento in cui trasferirsi con lei. Per Angela è stato un raggio di luce, la speranza di un futuro diverso che l'ha illuminata e l'ha trasformata; è diventata più socievole, comunicativa, allegra, completamente diversa dalla pallida ombra di una bambina che era stata fino a quel momento.
Aspettava con impazienza la data dell'udienza facendo progetti per il futuro: mi raccontava della casa nuova, della sua cameretta, del giardino. Era pronta a parlare con il giudice, con gli assistenti sociali, psicologi, psichiatri, carabinieri, polizia... con chiunque potesse ascoltare la sua angoscia ed aiutarla ad uscire dall'incubo.

Ma il giudice non ha deciso niente.
Ha ascoltato entrambi i genitori, che presentano versioni opposte, ognuno accusando l'altro, e li ha invitati a trovare un accordo con il supporto dei servizi sociali.
Ma non ha emesso nessun provvedimento, neanche provvisorio, non ha nemmeno disposto una perizia per sentire la versione della bambina. Nulla.
Le ferie di agosto si avvicinano: perchè prendersi la briga di avviare una pratica? In fondo ne va solo della serenità di una bambina di sette anni.

Dopo l'udienza, Angela ha smesso di chiedere di scappare.
Angela ha iniziato a chiedere di morire, perchè almeno in Paradiso potrà stare in pace.


Signor giudice le stelle sono chiare
per chi le può vedere magari stando al mare
Signor giudice chissà chissà che sole
si copra per favore che le può fare male
Immaginiamo che avrà cose più grandi di noi
forse una moglie troppo giovane
e ci scusiamo con lei d’importunarla così
ma ci capisca in fondo siamo uomini così così ...
(R. Vecchioni)